Strategia

Cos’è la strategia?

Guardando al concetto di strategia possiamo definirlo genericamente come la pratica di stabilire ciò che si vuole ottenere, identificando i modi migliori per raggiungere l’obiettivo.

Ma se vogliamo fare un passo in più ed esplorare il suo senso profondo, allora il termine “pensiero strategico”, crediamo restituisca meglio il senso essenziale di un approccio piuttosto che di un risultato – che permea e guida l’ente non profit, aiutandolo a scomporre un problema o a rispondere a un’opportunità, sempre in modo coerente alla sua identità, alla sua missione e ai suoi obiettivi.

Ogni decisione organizzativa che un ente non profit prende – nuovi programmi, cambiamenti di leadership, strategie di raccolta fondi, tecnologia aggiornata – dovrebbe fondarsi su uno studio solido del passato e una conoscenza approfondita del presente a cui poi applicare il pensiero strategico.

Il primo passo è quindi scattare una fotografia realistica dell’oggi.
Proviamo allora a farci aiutare dalla metafora della fotografia.

Quali elementi devono esserci nella nostra inquadratura prima di scattare?

1. I numeri

Consideriamo almeno gli ultimi tre anni del nostro ente, andiamo a leggere il numero di contatti del nostro database, il numero di donatori, il numero e il valore delle donazioni, le risorse a disposizioni (anche il numero delle persone che formano il team è rilevante!), i risultati delle azioni intraprese.

Raccogliamo, aggreghiamo, segmentiamo e mettiamo ordine.

2. Gli strumenti

Cosa c’è e cosa manca: com’è il sito web, obsoleto, orientato alla raccolta fondi? Abbiamo un database relazionale o ci affidiamo solo a quello di contabilità? Come inviamo le email (perchè le inviamo vero=)? I canali social sono presidiati? E come? DM, face to face, SMS, social Adv, Google Grants, Adwords. ecc?

Facciamo un’analisi tecnica delle performance, delle criticità o delle lacune.

3. La comunicazione

Raccogliamo tutti i materiali di comunicazioni digitali e non: concept di campagne, grafiche e contenuti del sito web e dei social, brochure, lettere, ringraziamenti…

Cosa vedi? E’ chiara l’identità dell’ente? I materiali sono sempre coerenti in termini di brand? La tua comunicazione mette al centro il sostenitore o è autoreferenziale?

Bene, ora abbiamo preparato la scena della nostra fotografia e possiamo scattare!

Cosa vedi?

La foto è perfetta? Tutti i colori sono calibrati, i soggetti a fuoco, la resa è nitida?
Oppure vedi delle zone d’ombra? Ci sono zone che hanno colori sbiaditi o troppo forti? Ci sono elementi sfocati? Ci sono dei vuoti?

Le imperfezioni piccole o grandi che la fotografia ha reso, sono i possibili elementi su cui lavorare per colmare mancanze o perfezionare il lavoro.

Sono i problemi e le opportunità su cui definire scopi, obiettivi, strategie e tattiche che comporranno il tuo piano strategico (e poi operativo) di raccolta fondi e comunicazione, la stella polare a cui fare riferimento per ogni scelta da prendere.

Questi piani possono essere di tutte le forme e dimensioni, a seconda delle esigenze dell’ente. Potrebbe essere semplice come un quadro strategico di alto livello di una pagina o un insieme più dettagliato di piani e attività per raggiungere obiettivi specifici.

Indipendentemente da ciò, la chiave è che il piano strategico – micro o macro – deve essere la messa a terra di azioni misurabili, che ti guideranno ad alcuni mesi di distanza verso un secondo scatto fotografico in cui l’immagine sarà più nitida, le sbavature migliorate e i vuoti colmati.

Ti piacerebbe intraprendere questo percorso insieme a noi?

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